Al Memoriale della Shoah in Stazione Centrale, visite guidate, mostre e aperture straordinarie
Nel settantesimo anniversario della Liberazione e della chiusura dei campi di concentramento nazisti, il Memoriale della Shoah apre le porte al pubblico fino al 30 settembre – salvo la chiusura estiva di agosto – in occasione di Expo. «Vogliamo cogliere questa opportunità fornita dalle numerose presenze ad Expo 2015, ampliando gli orari di apertura al massimo possibile, compatibilmente con le numerose visite scolastiche già da tempo programmate – dice Roberto Jarach, vicepresidente della Fondazione del Memoriale -. Incrementeremo le giornate di apertura e la disponibilità di guide specializzate, per consentire una maggiore conoscenza del Memoriale e dei fatti ad esso riferiti. Oltre alla mostra sulle attività e le opere di Aldo Carpi, sono allo studio anche alcune iniziative specifiche di convegni e tavole rotonde sui temi trattati dal Memoriale».
Durante questi mesi sarà quindi possibile visitare questo luogo – unico in Europa in quanto solo teatro delle deportazioni ad essere rimasto intatto – ogni settimana, dalla domenica al giovedì, dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30). Le visite saranno libere, con l’aggiunta di una visita guidata ogni giorno, alle 18.00. Nell’ambito di questa apertura straordinaria, fino al 29 maggio, il Memoriale, insieme all’Accademia di Belle Arti di Brera, ospita la mostra Aldo Carpi. Arte, vita, resistenza, curata da Maurizio Guerri. La mostra comprende l’esposizione di disegni, dipinti e documenti legati all’esperienza di persecuzione e all’idea di resistenza di Aldo Carpi.
Celebre pittore (fu poi direttore di Brera dal 1945), nel 1944 Carpi viene arrestato in quanto ebreo e membro della Resistenza milanese e poi deportato a Mauthausen e a Gusen. Fin dai primi giorni di detenzione, inizia a tenere un diario clandestino sotto forma di lettere alla moglie Maria Arpesani e raffigura su foglietti di fortuna sottratti all’infermeria immagini di ciò che rimane della vita nel lager, rischiando ogni giorno la propria vita in nome dell’impellente necessità di testimoniare l’orrore della Shoah. Grazie a Carpi è così tramandata una delle rare testimonianze scritte, coeve, sopravvissute alla furia distruttiva del terrore nazifascista.
Il Memoriale sorge dove, tra il 1943 e il 1945, migliaia di ebrei, rastrellati in città e nella regione, furono caricati su vagoni merci e deportati ad Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici.
Info e prenotazioni per l’ingresso al Memoriale: www.memorialeshoah.it