Che il nuovo anno porti con sé una rinnovata Pace ed unità

Feste/Eventi

di Walker Meghnagi

Siamo alla soglia degli Haseret Yamim Noraim legati alle Festività di Rosh Hashanà e di Yom Kippur. Quest’anno, questo momento è purtroppo ancora caratterizzato dal dolore e dalla rabbia di quanto successo lo scorso 7 ottobre e di quanto si è dipanato da allora in un crescendo di speranze purtroppo disattese e nell’osservare inorriditi e increduli come il mondo intorno a noi si stia accanendo contro gli ebrei e Israele in un crescendo del peggior antisemitismo, antigiudaismo e antisionismo tutti uniti e sdoganati in un’orgia di odio, bugie e falsità.

Altro motivo di dolore e frustrazione è vedere come purtroppo la società israeliana si sia nuovamente polarizzata e divisa, cosa sempre estremamente negativa anche in momenti “normali”, ma devastante e autolesionistica in una fase di emergenza assoluta come quella che Israele sta attraversando dal 7/10. Questo è un fenomeno, che purtroppo ritroviamo ripetutamente nella lunga Storia di Am Israel, che immancabilmente ha portato a conseguenze devastanti. Mi auguro vivamente che questo non abbia a ripetersi anche nelle nostre Comunità diasporiche che di tutto hanno bisogno tranne che di dividersi lungo linee d’opinioni e di sensibilità differenti, vuoi che siano di matrice ideologica o semplicemente personale. Queste sono tutte legittime, ma non devono essere strumentalizzate per diventare mezzi di spaccatura per far avanzare la “visione” di una parte piuttosto che dell’altra. Dobbiamo piuttosto viverle come possibilità di confronto civile e di arricchimento a beneficio della nostra bellissima Comunità e di tutte le sue componenti per far sì che possa continuare ad essere sempre più un punto d’incontro e di arricchimento per tutti.

Ovviamente il mio pensiero e vicinanza, ma sono sicuro di esprimere anche quelli di ciascuno di voi, vanno a tutti gli ostaggi ancora in mano a Hamas e alle loro famiglie nella speranza che vengano presto liberati.
Aggiungo inoltre la profonda tristezza e le più sentite condoglianze a tutti coloro, soldati ed ostaggi, che hanno perso la vita per il solo fatto di essere ebrei e israeliani e alle loro famiglie.

Concludo facendo i miei più sentiti auguri di Hag Sameach, Shanà Tovà u Methukà a ciascuno di voi e alle vostre famiglie e di un facile, ma significativo, digiuno nel giorno di Kippur affinché il nuovo anno sia foriero di una ritrovata Pace ed unità sia in Israele che nella diaspora.
Am Israel Hai!