di Roberto Zadik
Inaugurazione di un nuovo Sefer Torà, grande festa domenica 10 marzo al Tempio della scuola “Chaim e Flora Besso”
Non capita tutti i giorni un Sefer Torà realizzato grazie a generosi sforzi collettivi di una intera kehillà e non proveniente da singole famiglie o donazioni private. Presso il Tempio della scuola “Chaim e Flora Besso”, l’Associazione Culturale ScuolaTempio e i suoi parnassim hanno organizzato un grande evento per festeggiare l’entrata del nuovo Sefer nel Tempio; dopo un anno di attenta e scrupolosa lavorazione è arrivato nella sinagoga direttamente da Gerusalemme. Canti, balli e pranzo sono stati al centro dell’evento che ha registrato una grande partecipazione con più di trecento persone presenti in un clima di gioiosa spiritualità. Il Sefer è stato il frutto di quasi un anno di lavorazione. Tutto è cominciato da quando i membri dell’Associazione Culturale ScuolaTempio hanno nominato come Sofér, su consiglio del Rabbino Capo Rav Arbib, Rav Daniel Gudis, personaggio conosciuto e autorevole nel mondo ortodosso israeliano. Si è trattato di un vero e proprio lavoro di equipe, che ha impegnato per mesi una squadra volenterosa e precisa che si è cimentata nella scrittura di questa opera, realizzata in pergamene di altissimo pregio e con massima cura riguardo alla scrittura e alla compilazione, nel rispetto della migliore Tradizione Mehadrin.
Durante l’evento si sono tenuti alcuni importanti discorsi come quello di Rav Arbib: «Si tratta di un momento importante per la nostra Comunità di Milano e di maturità per questo Beth Ha Knesset – ha specificato, sottolineando che questa occasione – è in contemporanea con la Parashà di Pekudè in cui si conclude la costruzione del Santuario e Mosè benedice il popolo, e l’inizio del nuovo libro di Vayikrà. Rashì si chiede qual è la benedizione che egli dà al popolo? “Che la presenza Divina possa investire l’opera delle vostre mani” e questa è la benedizione che facciamo tutti per la nostra Comunità e per Am Israel».