di Nathan Greppi
In vista delle elezioni comunitarie del 19 maggio il Teatro Franco Parenti ha ospitato, mercoledì 15 maggio, un incontro con il demografo Sergio Della Pergola, intitolato Il Futuro delle Comunità Ebraiche in Europa e in Israele, organizzato dalla lista Milano Ebraica.
Dopo i saluti della direttrice del teatro Andrée Ruth Shammah, Della Pergola ha iniziato la sua presentazione con alcuni dati inediti: “Innanzitutto dobbiamo capire questo strano aggregato rappresentato da Israele e dal Popolo Ebraico,” ha spiegato mostrando la prima di numerose diapositive, che illustrava i numeri degli ebrei in Israele (6,7 milioni) e fuori (8 milioni, per un totale di 14,7 milioni). In Israele vivono anche 1,9 milioni di arabi e 400.000 “altri”; e se si aggiungono a Israele anche Gaza e la Cisgiordania, in tutto il territorio vivono 13,5 milioni di persone.
Subito dopo ha mostrato un grafico che illustrava l’andamento demografico degli ebrei dal 1100 nelle varie aree del globo: è emerso che nel ‘600 iniziò a crescere esponenzialmente la presenza ebraica nell’Europa Orientale, portando “a una predominanza dell’ebraismo ashkenazita su quella che fino a quel momento era la maggioranza, ossia l’ebraismo sefardita e dei paesi arabi.” Tra ‘700 e ‘800 si sviluppò anche l’ebraismo americano, ma con la Shoah ci fu un crollo della presenza ebraica in Europa, mentre crescono in Israele e in America. Oggi “c’è una forte polarizzazione, in cui Israele e USA sono gli azionisti maggioritari, mentre le presenze nel mondo islamico e in quello ex-sovietico sono state praticamente cancellate.”
Ha continuato mostrando altri dati e statistiche: in tutti i paesi europei, eccetto la Polonia (perché gli anziani sono morti o emigrati), il numero di ebrei sopra i 60 anni supera quello degli ebrei di 15-29 anni; inoltre, la popolazione ebraica è in calo in Europa e negli USA, ma la sua crescita in Israele è tale da far sì che nel mondo, complessivamente, il numero di ebrei sia in aumento. Per quanto riguarda i matrimoni misti, essi coinvolgono il 27% degli ebrei in Europa, il 44% negli Stati Uniti e solo il 2% in Israele. Un dato invece positivo riguarda il grado di religiosità, che tra i giovani è in crescita in quasi tutti i paesi presi in esame, soprattutto nella fascia 18-21 anni.
Della Pergola ha anche messo in luce il calo demografico della Comunità Ebraica di Milano: nel 1965 gli iscritti erano 8788, nel 1995 erano scesi a 6715, e oggi infine sono 5300.