L'evento del KKL con l'UGEI

Innovazione, hi-tech, Covid-19: un evento di UGEI e KKL

Feste/Eventi

di Nathan Greppi
La gestione del Covid e delle vaccinazioni in Israele; l’utilizzo delle nuove tecnologie per aiutare l’ambiente; i successi israeliani nel settore high-tech: questi sono i temi affrontati nel corso di un dibattito in diretta Facebook organizzato martedì 5 gennaio dall’UGEI (Unione Giovani Ebrei d’Italia) assieme al Keren Kayemeth LeIsrael, intitolato KKL – Innovazione, hi-tech, Covid-19 (si può vedere il replay cliccando qui). L’evento si è tenuto proprio mentre il KKL festeggia 120 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1901.

Dopo i saluti introduttivi di Nave Arieli, Direttore del KKL Italia, il dibattito ha visto il Vicepresidente UGEI David Fiorentini dialogare con Doron Markel, Direttore scientifico del KKL a livello internazionale, in merito ai progetti ambientali della sua organizzazione: dagli anni ’60 ad oggi, il KKL ha infatti piantato 250 milioni di alberi in Israele, e gestiscono 160.000 acri di foreste. Le loro attività di ricerca e sviluppo sono mirate alla silvicoltura, ma anche a contrastare il cambiamento climatico, nonché a fare ricerca nell’ambito dell’agricoltura sostenibile, collaborando con istituti di ricerca israeliani e stranieri. Markel ha spiegato che hanno contribuito anche alle ricerche dell’Istituto di Ricerca MIGAL, piccolo istituto medico della Galilea, a creare un prototipo di vaccino contro il coronavirus, “che sarà un vaccino orale, da prendere in pillole anziché tramite iniezione,” ha spiegato.

Parlando invece del cambiamento climatico, ha spiegato che in Medio Oriente ci sono “inverni più secchi ed estati più calde, il che porta alla riduzione delle riserve d’acqua,” ha spiegato mostrando due foto simboliche: una degli incendi sul Monte Carmel dell’estate 2010, l’altra del Lago di Tiberiade nell’inverno 2018, con livelli d’acqua sempre più bassi. Per contrastare il cambiamento climatico, ha aggiunto, il KKL sta progettando la creazione di un centro apposito, che studierà come agire a 3 livelli: 1) Mitigazione, nel senso di ridurre le emissioni di CO2 e sviluppare energie sostenibili; 2) Adattamento, ossia prepararsi in modo da tutelare le foreste e le risorse idriche in vista dell’innalzarsi delle temperature; 3) Istruzione e Ricerca, per sensibilizzare l’opinione pubblica e studiare gli effetti del riscaldamento globale.

Per quanto riguarda l’istruzione, il KKL porta avanti un progetto chiamato ISDG (Israel Sustainable Development Goals), che prevede una collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, e consiste in una competizione tra le scuole israeliane per realizzare progetti in grado di rispondere agli obiettivi posti dalle Nazioni Unite per raggiungere la sostenibilità ambientale.