di Roberto Zadik
Periodo importante e ricco di appuntamenti per i 70 anni di Israele, come la grande festa di domenica 13 maggio organizzata dal Keren Hayesod e dal suo presidente Andrea Jarach in collaborazione con la Comunità ebraica milanese presso l’Aula Magna Benatoff, alla scuola ebraica. Il prestigioso evento ha riunito istituzioni, come il neo presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana o il consigliere comunale Matteo Forte, iscritti comunitari e tanti sostenitori di Israele e del sionismo.
A questo è subito seguito, dopo una emozionante standing ovation al suono dei due inni nazionali, italiano e israeliano e un ricco buffet, l’approfondimento di Kesher “Israele nuovo Stato, nuovi stati d’animo. Giudeo, ebreo, sionista, il gioco dell’identità negli occhi degli altri e dei nostri”. Una tavola rotonda alla quale hanno partecipato quattro relatori d’eccezione, stimolati dalle domande del direttore di Kesher, Rav Roberto Della Rocca, come l’Onorevole Emanuele Fiano, la direttrice del Teatro Franco Parenti Andreè Ruth Shammah, il presidente Udai Alessandro Litta Modignani e l’assessore alla Cultura Ucei, David Meghnagi.
Cominciando dalla festa del KH, l’iniziativa è stata presentata da Dalia Gubbay, Fondazione Scuola che ha introdotto vari interventi, come i discorsi dei due presidenti, Besso e Hasbani, del presidente del KH Andrea Jarach e organizzatore della serata fino ai saluti del presidente regionale Fontana e del consigliere Forte davanti ai rappresentanti consolari di Austria, Bulgaria o Francia. Davanti all’Aula Magna sono stati esposti alcuni pannelli commemorativi della Brigata Ebraica in attesa dell’apertura del suo Museo presso la sinagoga Beth Shlomo, realizzato grazie all’impegno dell’Adi, Associazione Amici di Israele e che avrà come direttore il vicepresidente di Adi Davide Romano.
Festeggiamenti, discorsi e ricordi storici partendo dal passato ma soffermandosi anche sul complesso scenario attuale, in merito ai quali il co-presidente Besso ha sottolineato: “viviamo in un periodo decisivo in cui festeggiamo Israele e i 50 anni di Gerusalemme Capitale e la Brigata Ebraica. Tutto ciò rappresenta una storia di rivincita contro chi dopo decenni di fango, ancora oggi accusa il sionismo di gravi crimini. Il sionismo invece è di chi sta dalla parte giusta della storia e la Brigata lo ha dimostrato ampiamente mostrando il coraggio e il sacrificio di chi è partito per l’Europa sacrificandosi per liberarla dal nazifascismo. Vorrei che questi valori venissero compresi da tutti, anche da chi finge cecità contro i nemici di Israele che sono i nemici degli ebrei”. Molto sentiti anche gli interventi del co-presidente Hasbani, che ha ringraziato associazioni pro Israele presenti in sala e l’impegno delle forze dell’ordine che “lavorano 365 giorni all’anno per noi”, e di Fontana, che ha messo in luce la rilevanza di questa serata “in un momento di così forte antisemitismo e antisionismo” evidenziando “quanto oggi sia importante conoscere la Brigata Ebraica e valorizzarne il grande contributo”.
Subito dopo, il presidente del KH Jarach, organizzatore della serata, ha evidenziato quanto questa sia “una settimana molto particolare, grazie a una serie di eventi straordinari che stanno avvenendo”. A questo proposito egli ha mostrato al pubblico un bel filmato, realizzato da suo figlio Federico, che ha raccolto diversi momenti centrali di questi giorni, dalla visita del premier Nethanyahu a Putin con l’orchestra dell’Armata Rossa che ha suonato la HaTikwa, allo spostamento dell’Ambasciata americana a Gerusalemme fino al discorso del dittatore Rouhani sulla cancellazione di Israele. “In tutto questo scenario” ha specificato Jarach “è necessario pensare a Israele e al suo futuro, proprio mentre festeggiamo i 70 anni di uno Paese che è per noi ebrei motivo di gioia e di orgoglio.” In tema di iniziative e di proposte egli ha ricordato che “in questa scuola che ho avuto il piacere di frequentare partirà da settembre l’importante progetto Neta finanziato da Keren Hayesod e che si è rivelato di grande successo fra i giovani”.
Ma di cosa si tratta? “Il progetto consiste in un metodo di educazione digitale peer to peer, fra insegnanti e allievi con nozioni di informatica che vanno da concetti di base alla creazione di reti digitali e di programmazione in un vero e proprio progetto di educazione digitale”. In conclusione del suo intervento egli ha ricordato quanto sia importante “stare vicino e sostenere Israele costantemente oggetto di minacce come i missili degli Hezbollah sulla Galilea. Per questo è fondamentale sostenere la costruzione di rifugi antimissilistici donati da noi del KH”. Sulle minacce contro Israele ha insistito anche l’Onorevole Fiano sottolineando che “la guerra con l’Iran non è uno scherzo, i diritti di Israele devono essere difesi da ogni ebreo nel mondo”.
Discorsi importanti e grande vicinanza a Israele e alla Brigata ebraica, anche da parte del consigliere Matteo Forte che ha ricordato la sua fedele partecipazione: “dal 2004 sfilo al corteo del 25 aprile e a fianco della Brigata Ebraica nell’iniziativa organizzata da Associazione Amici di Israele. Non possiamo permettere contestazioni offensive come quelle che spesso avvengono in quell’occasione”. Fra storia e progetti per il futuro, un altro momento emozionante è stato quando Andrea Jarach ha consegnato a Milo Hasbani il primo numero del Bollettino del 1945 in cui appare anche il nome di Primo Levi.
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