Rosh Hashanà: gli auguri del presidente Jarach

Feste/Eventi

di Roberto Jarach, presidente

Si conclude un anno che ha visto il cambio alla guida della nostra Comunità in un momento particolarmente difficile per la gestione delle nostre istituzioni.

La situazione economica generale dopo oltre due anni di crisi, stenta ancora a far intravedere segni di ripresa stabili e promettenti.

Le classi più disagiate ed i giovani hanno sempre più bisogno di sostegno e di prospettive per il futuro, che solo una Comunità risanata nei conti ed unita può cercare di fornire. Per questo ad una prima fase di interventi anche impopolari, miranti alla riduzione del deficit corrente, senza compromettere la qualità ed il livello dei sevizi offerti agli iscritti, è ora possibile far seguire una politica di incentivi (ad esempio rette scolastiche ridotte) e di investimenti (sostegno scolastico, rafforzamento dell’Ufficio Rabbinico, riqualificazione degli uffici amministrativi…) È in questo clima di fiducia, supportata dai ragguardevoli risultati economici/gestionali, che ci avviciniamo a Rosh Hashanà ed all’inizio del 5772: auguro a tutti che questo nuovo anno possa segnare veramente una svolta verso un futuro più sereno e ricco di soddisfazioni. Ma la nostra serenità dipenderà anche dagli sviluppi della situazione in Israele e alla possibilità che il processo di pace nella sicurezza riesca a raggiungere traguardi significativi per il bene dei nostri fratelli, quotidianamente provati dalle tensioni e dalle minacce dei vicini. Fortunatamente il turismo è ripreso, portando risorse economiche e nuovi e rafforzati rapporti internazionali: noi ebrei della diaspora continueremo a fare tutto il possibile per aiutare Israele e per rafforzare l’immagine di paese democratico, all’avanguardia nelle scienze e nel sociale, proteso alla ricerca di una pace nella sicurezza che dia luce e speranza.

Desidero concludere con un augurio sincero perché nel nuovo anno Gilad Shalit, divenuto involontariamente simbolo della libertà negata e della sopraffazione, possa ritornare dalla sua famiglia. La vita è anche speranza e la speranza si alimenta e diviene realtà con l’impegno di tutti: la nostra forza deriva dall’unità nel segno dei grandi valori etici e morali della nostra fede. Sono fiducioso che con il vostro aiuto potremo migliorare e far migliorare la nostra Comunità.

Col più sincero Shanà Tovà a tutti.

Roberto Jarach, Presidente