di Roberto Zadik
Una iniziativa tutta al femminile la serata di giovedì 25 ottobre al Noam dove, come ogni anno, più di 350 donne si sono riunite per impastare challot e prepararle tutte insieme in vista dello Shabbat e dell’evento Shabbat Project, che si è tenuto la sera successiva. La serata è stata introdotta dall’intervento di Sandy Mouradi della Sinagoga del Noam e dal bel discorso di Chanci Kaplan; un abbondante buffet ha poi preceduto l’ingresso delle partecipanti alla gara. Lo scopo: preparare Challot con destrezza e velocità “recitando la berachà come buon auspicio per la famiglia”, come ha ricordato la Mouradi, e impastando farina, “già precedentemente setacciata” per cercare di cogliere e gustare il fascino di questo pane che va ben oltre il lato gastronomico ma è denso di significati religiosi e spirituali. A questo proposito la Kaplan ha ricordato la centralità della Challah nella vita della famiglia ebraica.
Raccontando la storia di un grande saggio del chassidismo, Levi Yitzchak di Berdichev e di come egli abbia vinto contro il Satan che voleva raccogliere tutte le trasgressioni degli ebrei, Chanci Kaplan ha ricordato come siano fondamentali i valori della famiglia, dell’educazione e dello Shabbat. E anche dell’ospitalità, come è dimostrato dalla storia «di Abramo che perfino dopo la milà accolse gli ospiti offrendogli del cibo».
Insistendo sull’importanza della donna nella tradizione ebraica e nella quotidianità, Kaplan ha continuato ribadendo che «ci sono tre momenti fondamentali nella vita di ogni donna: la challah e l’accoglienza degli ospiti, l’accensione delle candele e il matrimonio come Avraham e Sarah che avevano costantemente Dio in mezzo a loro». In conclusione ha invitato al «gioioso rispetto delle mitzvot passandole ai figli e diffondendo questo amore per la Torà che è eterna e non cambia mai».
Successivamente le donne presenti sono scese nel salone del Tempio e hanno iniziato a darsi da fare con mattarelli e cestelli per realizzare la migliore Challah della serata. L’evento è stato un grande successo realizzato grazie alla buona volontà e all’impegno dello staff di Shabbat Project, Nethaly Golran, Esti Bassal, Elisa Amram, Nagmeh Etessami, Isaac Gorjan. Ottimi aiutanti nell’allestimento della serata sono state: Zilpa, Zippi, Carol, Dina.