Con uno spettacolo molto intenso ispirato al libro ‘Yossl Rakover si rivolge a Dio’ di Zvi Kolitz si è aperta sabato 9 ottobre la XXII Giornata della cultura Ebraica a Milano organizzata dall’Assessorato alla Cultura della Comunità ebraica di Milano.
Un’interpretazione intensa di un testo drammatico, che ancora una volta Marina Bassani ha eseguito in modo coinvolgente ed empatico. Non è la prima volta che l’attrice-regista mette in scena questo testo: «quando ho scoperto questo libro, l’ho trovato subito pregno di quel tipo di dialogo che è al fondamento del teatro delle origini. Monologo che diventa un dialogo lacerante con l’invisibile-nascosto, si presta bene al teatro, specialmente per l’edizione a tema dialoghi della Giornata Europea della Cultura Ebraica».
Scoperto il testo per puro caso in una libreria, e letto per la prima volta davanti a un pubblico nel 1998, per la trasmissione di Raitre Uomini e Profeti, l’attrice lo ripropone già nel 2002 in una versione scenica, nel Teatro Gobetti di Torino.
Da allora, lo rielabora e rimette in scena quasi ogni anno, in ambienti diversi, rendendolo il suo “cavallo di battaglia”. E, ad ogni replica, la struttura della messinscena si evolve sempre di più.