di E. M.
Con Rav Elia Richetti, Presidente dell’assemblea dei Rabbini d’Italia, e Claudia Sorlini, docente di Microbiologia agraria*, si è parlato (domenica 29 settembre, nel Tempio Centrale) di “Shabbat dell’uomo e Shabbat della terra”, in occasione della Giornata europea della Cultura ebraica, dedicata quest’anno al tema “Ebraismo e natura” e inserita a Milano nel Festival Jewish and the City. A moderare l’incontro Pier Luigi Vercesi, direttore del magazine Sette del Corriere della Sera, che prima di dare la parola agli ospiti ha presentato un breve video realizzato dal KKL, dove viene mostrato il volto agricolo ed ecologico di Israele, dai kibbutz del primo ‘900 alle realizzazioni all’avanguardia del XXI secolo.
Rav Richetti è partito dalle Scritture, per presentare il rapporto tra uomo e natura, e tra Dio e uomo, attraverso la terra e i suoi frutti.
Per la Bibbia anche la Terra deve avere il suo riposo sabbatico. Infatti, nel Levitico è scritto: “Ma nel settimo anno ci sarà una completa cessazione del lavoro per la terra, un Sabato al Signore: non seminerai il tuo campo né poterai la tua vigna (…): sarà un anno di riposo per la terra”.
Lo Shabbat, tema del Festival, ha offerto così lo spunto per dare voce a due testimonianze: una religiosa, che approfondisce il significato di questo precetto e una scientifica, che spiega il senso del riposo della terra per la scienza. “La terra è viva”, ha detto Claudia Sorlini, “e per essere fertile deve continuare a vivere. Si è passati dalla coltivazione diversificata, a rotazione, con il rispetto dei tempi della terra, alle monoculture intensive con l’ausilio della chimica. Ci si è illusi che questo risolvesse i problemi di produttività, ma dopo pochi anni si è visto che la terra non risponde più con gli stessi quantitativi, e la domanda è se nel 2050 sarà in grado di sfamare il pianeta. Bisogna tornare all’equilibrio con la natura, preoccuparsi della qualità e non solo della quantità. Ma sono ottimista, molti giovani oggi tornano alla coltivazione biologica della terra. Expo 2015 sarà una grande occasione per affrontare questi temi”.
Rav Richetti si è profuso in dotte e intessanti riflessioni sul rapporto orizzontale dell’uomo con la natura di cui è parte, e sul rapporto verticale dell’uomo con Dio. “Il Signore premia l’uomo retto con i frutti della terra, ma più che un premio è una conseguenza. Se l’uomo agisce secondo le leggi ebraiche anche nei confronti della natura, rispettandola, la terra darà i suoi frutti migliori, a sazietà. L’intervento divino sta nell’aver predisposto che ciò avvenga”.
Anche questo evento, realizzato in collaborazione con la Fondazione KKL, per la Giornata Europea della Cultura Ebraica nell’ambito del Festival Jewish and the City, ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento, che alla fine ha voluto rivolgere diverse domande agli ospiti, permettendo di sviluppare e approfondire molti temi, dal concetto di riposo sabbatico alle nuove tecnologie, ai brevetti agroindustriali.
* Claudia Sorlini è Professore ordinario di Microbiologia agraria, afferente al Dipartimento di Scienze per gli alimenti, l’ambiente e la nutrizione presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Milano dove è stata preside dal 2004 al 2010 e delegata di ateneo alla cooperazione internazionale allo sviluppo (2005-2012), direttore di dipartimento (2001-2004), presidente del Corso di Laurea in Biotecnologie agrarie agro-alimentari e ambientali, Presidente della scuola di dottorato in Scienze molecolari e biotecnologie agrarie, alimentari ed ambientali (2006-20010). È stata coordinatrice e membro di commissioni dei Ministeri delle Politiche Agricole e Forestali, dell’Ambiente e dei Beni Culturali e coordinatrice e partner di progetti di ricerca internazionali e nazionali. Attualmente è presidente del comitato fondatore e supervisore della Facoltà di Agraria presso l’Università di Makeni, Sierra Leone.Ha pubblicato più di 200 lavori scientifici ed è editor in chief della rivista scientifica internazionale Annals of Microbiology edita dalla casa editrice Springer. È presidente del Comitato scientifico internazionale per EXPO 2015 del Comune di Milano, membro del Consiglio di amministrazione della società “Milano Ristorazione” e vicepresidente del Touring Club Italiano.