di Naomi Stern
Heinz Beck è stato nuovamente protagonista alla Tenda di Abramo. In una conferenza dal titolo “Kasher e grandi chef: tra regole e creatività” tenuta insieme a Rav Elia Richetti, lo chef tre stelle Michelin ha espresso il suo pensiero rispetto al tema della sacralità del cibo.
“Gli uomini non si nutrono solo del cibo. E’ fondamentale anche l’idea, il pensiero di ciò che mangiamo. È questo quello che ci distingue dall’animale feroce. Riflettiamo: noi non mangiamo solo cibo ma anche parole e amore”.
È intervenuto poi Rav Richetti: “Tutte le regole della kasherut hanno delle motivazioni, e da quello che ha appena detto capisco che anche un grande Chef come lei accetta il fatto che l’uomo non vive solo di quello che mangia ma di tutto ciò che esce dalla bontà del Signore”.
I valori, concordano entrambi, si possono infatti trasmettere tramite le parole ma anche veicolare attraverso il cibo.
Continua lo chef: “Nel mio ristorante (il La Pergola di Roma) entrano e mangiano persone provenienti da tutto il mondo. Per me è fondamentale riuscire a soddisfare le esigenze alimentari di tutti i miei clienti. È incredibile per me sentire come, in certi ristoranti, i celiaci non riescano a trovare nulla di adatto alle loro esigenze. Io vado incontro a tutti, compreso agli indiani che, per esempio, hanno un’infinità di restrizioni alimentari e di regole da seguire”.
E alla domanda proveniente dal pubblico riguardante le origini delle restrizioni alimentali, Rav Richetti risponde spiegando come le motivazioni non siano solo strettamente igieniche. “I maestri hanno tentato una spiegazione di tipo simbolico ed etico. Ma credo che dietro ci sia anche dell’altro: è fondamentale considerare l’ottica del rapporto dell’uomo con l’ambiente che lo circonda. La religione impone dei limiti alimentari all’uomo per ricordargli sempre come ciò di cui si nutre non è totalmente sotto il suo controllo. Sopra di noi c’è sempre qualcuno, non dobbiamo dimenticarcene mai”.
Chef Beck ha poi sottolineato l’importanza di avere rispetto del cibo partendo dal momento stesso del suo acquisto. “Quando faccio lezione di cucina la prima cosa che dico ai miei alunni è di fare una mappa del cibo che hanno intenzione di consumare nel giro di una settimana. Questo è un metodo che utilizzo anch’io in casa mia, quando devo fare la spesa non compro mai cose in eccesso. Certo, vado più spesso al mercato ma compro solo quello di cui ho bisogno; acquisto l’esatta quantità di cibo che ho intenzione di mangiare. Questo non perché sono tirchio ma perché ho il controllo di quello che devo mangiare. Non voglio buttare via nulla, per me il rispetto dell’alimento è un fattore imprescindibile”.
In conclusione della conferenza, un consiglio dallo chef pluri stellato: è importante avere un’alimentazione varia ed equilibrata. La varietà del cibo con cui l’uomo si nutre gli garantisce la salute del proprio organismo. È importante cambiare sempre!
E, dopo i saluti, un buffet offerto dallo sponsor Rigoni di Asiago per tutto il pubblico.