“E giungerai presso i Cohanim ed i Leviti ed il Giudice che ci sarà in qui giorni e porrai loro le questioni e ti diranno come è la questione nel diritto”.
Un rav ed un giudice che vive i propri tempi, così come immaginato dal versetto della parashà di Shofetim, ha la capacità e la coscienza di rispondere ad ogni quesito avendo per primo sperimentato i dubbi ed i drammi della sua generazione, i dilemmi halachici dei suoi tempi, i problemi esistenziali della propria moderna ebraicità. Un rav ed un giudice che vive nei propri tempi, che appartiene in un certo senso ai propri tempi, ha anche la capacità ed il linguaggio giusto per “spiegare al popolo”, ha gli elementi culturali e sociali per “fornire risposte difensive e convincenti” e questa capacità e questi elementi culturali vanno al di là di quello che possiamo immaginare quando leggiamo che per rav Zalman Shechter, figura controversa ed innovativa del mondo ebraico ortodosso americano: “Da adesso in poi sarà impossibile un rav possa servire in America se non sa giocare a baseball, allo stesso modo come se non possa essere rav senza saper insegnare la Ghemarà.” Perché vivere ed essere parte dei tempi del resto della società, significa saper vivere ogni aspetto di quella stessa società.