Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ogni anno, mentre ci avviciniamo alla fine dei libri mosaici e della vita di Mosè, mi ritrovo a chiedere: doveva davvero finire in quel modo, con Mosè al quale è stata negata la possibilità persino di mettere piede sulla terra in cui ha condotto il popolo per quaranta anni tempestosi? Alla Corte celeste, la Giustizia non avrebbe potuto arrendersi alla Misericordia per i pochi giorni in cui Mosè avrebbe dovuto attraversare il Giordano e vedere il suo compito adempiuto? E per che cosa fu punito Mosè? Un momento di rabbia quando ha parlato intemperatamente agli israeliti quando si lamentavano della mancanza di acqua? Un leader non può essere perdonato per un intervallo di tempo in quaranta anni?
Da qui le tre grandi idee che cambiano la vita con cui finisce la Torah. Siamo mortali; quindi fai in modo che ogni giorno conti. Siamo fallibili; quindi impara a crescere da ogni errore. Non completeremo il viaggio; quindi ispirare gli altri a continuare ciò che abbiamo iniziato.