di Ufficio Rabbinico di Milano
6 Adar I 5771
Devar Torà
“E tu darai ordine ai figli d’Israele…” (Shemòt 27, 20). I Maestri ci fanno notare che questa Parashà inizia in modo particolare, dando un insegnamento morale ad ogni uomo in ogni generazione. Inizia dicendo “E tu…”, proprio a sottolineare che per prima cosa abbiamo l’obbligo d’essere noi stessi per primi a prendersi le responsabilità. Poi è scritto: “…Darai ordine ai figli d’Israele…” per insegnarci che solo dopo aver preso su di sé la responsabilità, possiamo insegnare e ordinare alle altre persone. Questo è ciò che insegna Resh la-Kish (Tal. Bab. Bavà Metzià 107b): “Lega te stesso, e dopo lega gli altri”.
Halakhà
Da quando ha inizio il mese di Adàr si aumenta la gioia. È doveroso stare attenti al precetto di fare beneficenza più che a ogni altro precetto positivo. Mai un individuo diviene povero perché ha fatto beneficenza e nessuna conseguenza cattiva viene dalla beneficenza, perché è detto: “L’azione di beneficenza sarà fonte di pace” (Isaia 32, 17): Chi ha misericordia per i poveri ottiene misericordia dal cielo. Chi dà beneficenza a un povero, ma abbassa il viso in segno di dispiacere, anche se gli ha dato mille monete d’oro, ne ha perso il merito; invece si deve dare con faccia sorridente e con gioia e dire al povero frasi di consolazione. Colui che non ha nulla da dare, dica frasi che consolano il cuore. Colui che induce altri a fare beneficenza, ottiene più ricompensa di chi la dà.