di Ufficio Rabbinico di Milano
20 Adàr II 5771
Devar Torà
“ E Moshè disse ad Aron: Avvicinati all’altare…” (Vayikrà 9, 7). Su questo verso della Torà ci fa notare il grande commentatore Rabbì Shelomò Itzhaki, conosciuto con il suo acronimo Rashì, che Aharòn era un uomo timido e riservato e aveva timore di avvicinarsi. Allora Moshè gli domandò: Di cosa ti vergogni? Per questo tu sei stato scelto! Rabbi Moshè Chayim di Sadilkow a nome di suo nonno Rabbì Israel Baal Shem Tov ci spiega questo Midrash. Moshè dice a suo fratello Aharòn in questo verso: Proprio per queste tue qualità, quella di esser timido, umile, timoroso di Dio, e credere di non esser adatto a questo compito, che sei stato scelto e innalzato a un incarico così elevato. Poiché è scritto (Salmi 51, 19): “Il sacrificio gradito al Signore è un’anima pentita”. Ciò ad insegnaci che proprio l’animo umile e timoroso è quello che innalza l’uomo.
Halakhà
Si ha l’obbligo di onorare il proprio maestro ancor più del proprio genitore, poiché il padre dona la vita al figlio in questo mondo, mentre il maestro lo indirizza sulla via che conduce alla vita nel Mondo Futuro (Kt.Sh.Ar. 144, 1).