di Ufficio Rabbinico di Milano
1. Lettura doppia (sera e mattina) della Meghillà obbligatoria per uomini e donne. La lettura va ascoltata dall’inizio alla fine senza perdere nemmeno una parola. Si esce d’obbligo ascoltando la lettura delchazàn o leggendo da una meghillà kesherà (cioè dal rotolo di pergamena) e non dal libro stampato. Perciò chi segue la Meghillà su un
libro, deve ascoltare senza pronunciare le parole insieme al chazàn. Nel caso in cui non sia sentita una parola, è possibile a quel punto recuperarla anche leggendo dal libro.
2. Mishlòach manòt: donare 2 tipi di cibi pronti per essere consumati ad almeno un amico.
3. Matanòt laevionìm: offrire, ognuno secondo le proprie possibilità, 2 doni preferibilmente in denaro, ad almeno 2 bisognosi. Il dono non deve essere semplicemente simbolico ma un aiuto concreto ai poveri. I chakhamìm dicono che è preferibile risparmiare sulle altre mitzvòt di Purìm come il mishlòach manòt e il mishtè per dare un’offerta più sostanziosa ai poveri.
4. Mishtè: fare un banchetto.
Tutte le mizvòt, tranne la lettura della Meghillà, vanno eseguite durante il giorno di Purìm e non la sera