di Ufficio Rabbinico di Milano
5 Novembre 2011 – 8 Cheshvàn 5772
Devar Torà
“… E lo benedisse dicendo: Sia benedetto Avràm dal Signore Eccelso padrone del cielo e della terra” (Bereshìt 14, 19). Nel verso precedente a questo ed in quello successivo, la Torà narra dell’incontro tra Avràm e Malkitzèdek re di Shalèm e sacerdote del Signore Eccelso. Il grande Rabbì Chayìm ben ‘Attar, conosciuto come ‘Or ha-Chayìm ha-Kadosh, si domanda quale fosse la benedizione che Avràm ricevette da Malkitzèdek. Egli spiega che la benedizione è nascosta nelle parole del verso stesso. E cioè che per mezzo di Avràm l’umanità riconoscerà il Signore Eccelso come padrone e creatore del cielo e della terra.
Halakhà
Durante la Amidà si dispongono i piedi l’uno vicino all’altro come a formarne uno solo, per essere simili agli angeli, come è scritto: “E i loro piedi erano un piede diritto” (Ezechiele 1, 7) vale a dire che i loro piedi sembravano essere un piede unico. (Kt. Sh. Ar. cap.18, 5)