Devar Torà/Alcool e droghe sono brutte imitazioni del piacere

Parole di Torah

6 Aprile 2013 – 26 Nissàn 5773

Devar Torà

“… non berrete vino o liquore né tu né i tuoi figli con te …” (Vayikrà 10, 9). I Maestri si domandano per quale motivo un cohèn non possa servire Dio nel Santuario se questi ha bevuto vino o  alcolici? La Torà e i suoi comandamenti sono stati dati per dare uno scopo preciso alla vita, così come dice il Salmo 19 e dovremmo trovare la nostra gioia nelle mitzvòt e non in stimoli esterni. Un cohèn che compie il suo servizio intossicato, mancherà in qualcosa. Come i genitori desiderano il meglio per i loro figli, lo stesso vuole Dio: gioire nel mondo e trarne piacere, ma non un piacere effimero e senza significato,  ma un piacere duraturo e profondo. Questo si ottiene legando noi stessi a Dio; la sensazione che si prova aiutando il prossimo è la stessa con cui l’anima è connessa al suo Creatore. Alcool, droghe e altri piaceri artificiali sono brutte imitazioni di questa sensazione. Quindi perché cercare il falso quando si ha a portata di mano l’originale?

Halakhà

Nell’ambito delle regole che riguardano il divieto di consumare e/o mischiare prodotti di carne con prodotti di latte, i Maestri pongono attenzione anche sul pane che normalmente viene servito durante un pasto. Lo Shulkhàn Arùkh (Hilkhot Bassàr Bechalàv 97:1) vieta a priori di cuocere del pane che contenga latte o carne, a meno che lo stesso non sia lavorato con forma evidentemente diversa dal pane comune; questo per il fatto che è abitudine consumare il pane durante pasti a base di carne o latte, ritenendo che il pane stesso sia neutro (parve). La questione si estende tuttavia anche al pane neutro; è infatti vietato consumare durante un pasto di latte gli avanzi di pane che erano stati messi a tavola in un pasto di carne (e viceversa) per il fatto che sulla tavola  potrebbero esserci stati resti di cibo. Per evitare questi problemi, i Maestri consigliano di tagliare il pane sempre prima del pasto o comunque non sul tavolo dove si mangia; qualora si volesse tagliare altro pane, lo si farà sempre in questo modo e con le mani ben pulite. Per essere precisi, la norma prevede anche che vi sia un coltello dedicato al pane, per evitare che lo stesso venga tagliato con lame che portino residui di cibo. In assenza di un coltello dedicato, prima di tagliare il pane si proceda a un’accurata pulizia del coltello.