di Ufficio Rabbinico di Milano
28 Adar II 5771
Devar Torà
“Quando una donna genera e partorisce un maschio…” (Vayikrà 12, 2). Su questo verso che apre la parashà di Tazrìa, il Rabbino Chaim Yosèf Azulai, noto come Chidà, fa notare che la validità futura dei figli poggia in gran parte sul merito della loro madre: le madri che santificano i propri pensieri e le proprie azioni, ottengono il merito di crescere dei figli santi e puri. Infatti le iniziali delle prime parole del 2° verso della parashà formano il termine zekhùt, cioè merito.
Halakhà
Lo Shabbàt che precede il Rosh Chodesh Nissàn è chiamato Shabbàt Hachòdesh. Si estraggono due Sifré Torà: nel primo viene letta la parashà della settimana (questo Shabbàt è quella di Tazrìa) e salgono alla lettura 7 persone, nel secondo Sefèr il Maftìr legge un brano della parashà di Bo (Shemòt 12, v. 1-20)
Martedì 5 aprile
Rosh Chòdesh Nissàn