Arco di Tito

Il 9 di Av: solo “un ricordo”?

Parole di Torah

a cura di Daniele Cohenca
Testo liberamente tratto e tradotto da uno scritto di Rabbi Mendel Weinbach zz’l

Qualcosa che è accaduto quasi duemila anni fa torna a perseguitare la nostra coscienza collettiva come se fosse successo ieri. Questo è ciò che impressionò così tanto Napoleone Bonaparte quando visitò una Sinagoga a Parigi il 9 di Av e vide gli ebrei seduti sul pavimento che intonavano canti lamentosi e versavano lacrime. Dopo aver chiesto informazioni sulla causa del loro lutto e aver sentito che si trattava della distruzione del loro Santo Tempio di Gerusalemme, Napoleone espresse stupore per non aver saputo nulla di questa tragedia dalle sue affidabili fonti di intelligence. Quando gli fu spiegato che questo evento ebbe luogo quasi 1800 anni prima, dichiarò che un popolo che può ancora piangere per il suo Tempio e la sua patria dopo così tanti anni ha davvero la speranza di riconquistarli.
Napoleone distinse qualcosa di unico nella lunga memoria del popolo ebraico, ma non riuscì a capirne veramente il significato.
Piangiamo la caduta di Gerusalemme, la distruzione del Bet Hamikdash e l’esilio di oltre duemila anni che ne seguì, ma non per un senso di nostalgia per la gloria e la prosperità dei tempi passati. Per un ebreo è fondamentale essere membro orgoglioso di “una nazione di sacerdoti e un popolo santo” che sono stati scelti per ricevere la Torah al Sinai e per servire come “una luce per le nazioni”; il suo coinvolgimento va molto al di là del ricordare il passato.
Maimonide sottolinea che lo scopo dei giorni di digiuno, che sono stati ordinati dai nostri Profeti, è quello di riflettere sugli errori commessi dai nostri antenati che sono stati i catalizzatori delle tragedie che hanno avuto luogo in quei giorni e che sono errori in cui facilmente possiamo cadere nei nostri giorni. Solo imparando da ciò che la storia ci insegna, possiamo sperare di evitare che questa si ripeta.

Il digiuno ed il pianto sono solo l’inizio di ciò che Maimonide chiama “un’apertura del cuore” per correggere gli errori del passato e del presente. Il 9 di Av segna la distruzione sia del primo che del secondo Bet Hamikdash.
Riflettere su quelle tragedie porta ad un’analisi dei peccati che sono stati originariamente responsabili di entrambe quelle tragedie. Il primo Bet Hamikdash, dicono i nostri Saggi nel Talmud, fu distrutto a causa dei gravi peccati di idolatria, immoralità ed omicidio. Sembrano errori del passato che non appartengono ai nostri tempi, ma, se continuiamo a vederli come tali, non riusciremo a redimerci. Se da un lato è davvero rara l’idolatria nel senso stesso stretto del termine, esistono tante forme attraverso le quali questa si manifesta anche oggi. L’immoralità che ci circonda è oggi fatta di continui abusi su donne uomini e purtroppo bambini. L’omicidio è la forma estremista di violenza, che si manifesta anche oggi in tutta la sua brutalità.
Durante il secondo Bet Hamikdash questi errori sono stati parzialmente corretti perché il trauma di un esilio di 70 anni ha portato i nostri antenati ad un sincero pentimento. Ma qualcos’altro è andato storto. Il Bet Hamikdash ricostruito è stato ancora una volta distrutto e siamo stati ancora una volta esiliati a causa del peccato di “odio gratuito” di un ebreo verso un altro. Due millenni di digiuno per questo errore non ci hanno ancora completamente guarito. La mancanza di tolleranza, la competitività aggressiva e il dissenso distruttivo continuano ad affliggere le nostre famiglie e le nostre comunità.

Ma il 9 di Av non ricorda solo la distruzione dei due Santuari di Gerusalemme; altre gravissime tragedie hanno colpito il nostro popolo nel corso dei millenni, la prima della quale ha origine dall’episodio della Torà che ci racconta di come gli esploratori, inviati per volere del Popolo a visitare la Terra Promessa, rientrarono e convinsero tutti che la Terra era in realtà assolutamente inospitale e che non ci sarebbe stata nessuna chance di conquista… Era il 9 di Av del 2449 – 1312 a.e.v. … Da quel giorno il 9 di Av diventò un giorno di lutto e sofferenza.

La lezione che dobbiamo imparare dal nostro digiuno di questo 9 di Av, se desideriamo costruire un futuro glorioso piuttosto che rivivere le conseguenze dell’ignorare la storia, è che dobbiamo eliminare individualmente e collettivamente dalle nostre vite tutti i peccati di cui sopra. La fede, la moralità e la preoccupazione per la vita e la dignità umana devono sradicare i peccati che hanno causato la prima distruzione. L’amore illimitato per il nostro prossimo deve sostituire l’intolleranza e l’odio che hanno causato il nostro attuale esilio. Se facciamo la nostra parte nell’impegnarci in questo obiettivo possiamo essere sicuri che il Signore farà la Sua, ci redimerà e trasformerà il triste giorno del 9 di Av in un giorno di festa.

Di seguito, un nefasto elenco di eventi che hanno colpito il Popolo ebraico il 9 di Av:

Anno Ebraico Anno Civile Event
2448 (- 1312) Gli esploratori rientrano dopo 40 giorni in Israele, con un rapporto altamente negativo sulla Terra Promessa; il popolo piange e cade la speranza di entrarvi.
3340 (421) Distruzione del primo Tempio da parte dei Babilonesi sotto Nabucodonosor; si stima che morirono circa 100,000 ebrei; il popolo viene esiliato in Babilonia e Persia
3830 70 Distruzione del secondo Tempio da parte dei romani. Oltre 2.500.000 ebrei morirono in Guerra, di fame e malattie. 1.000.000 di ebrei venne esiliato nelle varie parti dell’Impero Romano e circa 100.000 vennero venduti come schiavi e finirono torturati nei famosi “giochi dei gladiatori”.
3892 132 Rivolta di Bar Kochbà. Morino oltre 100.000 ebrei.
3893 133 I romani radono al suolo il Tempio e costruiscono al posto di Gerusalemme la città che chiamarono Aelia Capitolina.
4855 1095 Prima crociata dichiarata da Papa Urbano II: 10.000 ebrei furono uccisi solo nel primo mese di crociata.
5050 1290 Espulsione degli ebrei dall’Inghilterra, cui seguirono persecuzioni e confische di tutti i beni.
5252 1492 In Spagna, l’Inquisizione culmina con la cacciata degli ebrei dalla penisola Iberica; moli morirono di stenti, furono loro confiscate tutte le proprietà.
5674 1914 La mattina del 1° agosto la Germania dichiara Guerra alla Russia e nel pomeriggio la reazione dei russi. La Russia ordina la deportazione di massa di decine di migliaia di ebrei, di uccisioni di massa; si stima che furono massacrati circa 300.000 ebrei.
5702 1942 Inizia la deportazione a Treblinka degli ebrei dal ghetto di Varsavia.
5749 1989 L’Iraq abbandona i colloqui con il Kuwait; ne scaturirà la Guerra del Golfo che coinvolse anche Israele.
5754 1994 Un potente ordigno viene fatto esplodere nel Centro Comunitario di Buenos Aires, in Argentina; morirono 86 persone e centinaia furono i feriti.