“Caro Yitzahk, i giovani salveranno Israele”

Personaggi e Storie

“Caro Yitzhak, è un po’ strano scriverti una lettera. Quando mai l’ho fatto? Quando ero veramente emozionato, come lo sono ora, aprivo la porta e ti aprivo il mio cuore. Come se tu fossi un fratello maggiore o un caro padre. Ma ora tu non sei qui e non c’è nessuna porta da varcare per condividere con te i miei pensieri. Così ti scrivo. Avrai tempo di leggere lassù?”

Comincia così la lettera che Shimon Sheves, ex direttore generale dell’ufficio del Primo Ministro, per anni al fianco di Ytzhak Rabin, scrive e pubblica sul sito Ynet.com. Sheves, senza peli sulla lingua,  scrive a Rabin per raccontargli quel che è accaduto e quel che sta accadendo nel paese, ma soprattutto per comunicargli la grande speranza che sta venendo al paese dai giovani israeliani – giovani di cui, scrive Sheves, Rabin sarebbe stato orgoglioso.

“Finalmente dopo 16 anni ho una grande speranza; 16 anni  dopo quei tre proiettili nella schiena; 16 anni dopo aver pensato che il nostro paese era finito; sedici anni dopo che l’uomo che dicevi essere senza spina dorsale è stato primo ministro per due volte; sedici anni dopo aver avuto un’altra intifada e un’altra guerra fallita. Molti giovani sono stati uccisi senza motivo. Tuttavia, caro Yizthak, l’estate scorsa è accaduto un miracolo. Giovani uomini e donne  hanno deciso di salvare lo Stato di Israele. Centinaia di migliaia di loro hanno riempito le strade per chiedere giustizia, solidarietà e responsabilità reciproca. Tutte le questioni che tu avevi promosso da primo ministro. Saresti orgoglioso di questi giovani sabra, sfacciati proprio come piaceva a te.”

[…] “Tutto ciò che tu hai cominciato nel 1992 e che è rimasto congelato per 16 anni, ora sta cominciando a sciogliersi. La gente chiede investimenti per l’istruzione, per la sanità. Chiede strade e incroci. Chiede lavoro e un’equa distribuzione della ricchezza fra ricchi e poveri. La gente chiede di vivere onestamente. […] Penso che il prossimo anno la una campagna elettorale comincerà proprio da qui. La 19a Knesset sarà diversa da quella che verrà mandata a casa. Masse di giovani uomini e donne eleggeranno il nuovo leader di Israele. Il vecchio establishment politico denigra questi giovani, perché li teme. Ma io so che tu saresti incredibilmente orgoglioso di questi ragazzi. […] Ricordo quel che mi hai sempre detto: solo i giovani possono creare uno Stato. E oggi i giovani di Israele oggi stanno marciando per salvare il paese.”

“Guardaci dall’alto, Yitzhak. So che saresti orgoglioso di loro. Di questi figli e figlie. Mandaci un segno  che stai lassù, anche una pioggerella. Qualcosa.”