Le collezioni dei Sassoon in mostra al Jewish Museum di New York

Personaggi e Storie

di Ilaria Ester Ramazzotti
È aperta fino al 13 agosto al Jewish Museum di New York la mostra The Sassoon, dedicata all’epopea della nota dinastia ebraica sefardita. Attraverso una ricca selezione di opere collezionate dai membri della famiglia, l’esposizione delinea le vicende di varie generazioni dei Sassoon, dall’inizio del XIX secolo fino alla Seconda guerra mondiale, passando dall’Iraq all’India, dalla Cina e all’Inghilterra.

Il percorso narrativo della mostra inizia negli anni Trenta dell’Ottocento, quando David Sassoon (1792-1864, nella foto) fu costretto a lasciare la natia Baghdad, di cui fu tesoriere sotto il governatorato mamelucco iracheno, per via delle crescenti persecuzioni contro la locale comunità ebraica. Suo padre Saleh Sassoon (1750-1830), ricco imprenditore, ne era stato presidente e veniva chiamato dai correligionari ‘nasi’. David Sassoon si trasferì con la famiglia dall’Iraq in India e poi in Cina e fu uno dei principali commercianti di cotone e di oppio. Allineato con gli interessi coloniali britannici e sostenuto dalla Corona inglese nella vendita dell’oppio, estese fortemente le sue attività al commercio di questa droga proprio in Cina. Incaricò inoltre i suoi figli di supervisionare nuove filiali delle sue imprese commerciali a Shanghai, Canton, Hong Kong e Londra.

Sassoon Haggadah. Spain or Southern France, c. 1320. Ink, tempera, and gold and silver leaf on parchment; 8 5/16 × 6 ½ in. (21 × 16.5 cm)

 

Sotto le luci del Jewish Museum sono esposti 120 pezzi fra dipinti, oggetti d’arte cinese, manoscritti miniati e oggetti cerimoniali ebraici. Tra le opere più importanti figurano manoscritti ebraici risalenti al XII secolo, molti dei quali riccamente decorati, arte cinese e sculture in avorio e capolavori occidentali, fra cui dipinti di Thomas Gainsborough, Jean-Baptiste-Camille Corot e dei ritratti di John Singer Sargent di vari membri della famiglia Sassoon. Lungo le sale dell’esposizione emergono altresì temi come la discriminazione, la diaspora, il colonialismo, il commercio globale e la guerra che non hanno plasmato la storia della famiglia e continuano a forgiare il mondo odierno.

La mostra dedica un’attenzione particolare alle donne e alle discendenti della famiglia Sassoon, spesso esperte d’arte, collezioniste o impegnate in attività professionali. Rachel Sassoon Beer fu per esempio la prima donna in Gran Bretagna a dirigere due giornali, il Sunday Times e l’Observer, svolgendo un ruolo cruciale nel raccontare l’affare Dreyfus nel Regno Unito. La sua collezione di dipinti, venduta all’asta nel 1927, comprendeva, tra le altre grandi opere, un disegno e quindici dipinti di Corot, Constable e Peter Paul Rubens. Di una generazione più giovane, Hannah Gubbay, una Sassoon da parte di madre, fu invece un’importante collezionista di opere d’arte, mobili e porcellane del XVIII secolo, così come sua cugina Mozelle Sassoon. In evidenza ci sono anche le lussuose proprietà e le vicende dei Sassoon nel Regno Unito, oltre a una sezione espositiva dedicata alle generazioni dei Sassoon nella Prima guerra mondiale e durante la Seconda.

Jewish Museum
1109 5th Ave at 92nd St

New York, NY 10128
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https://thejewishmuseum.org/