L’americano Jonathon Keats, autore de “Il libro dell’ignoto. Le storie dei trentasei Giusti” pubblicato recentemente da Giuntina, spiega in quest’intervista come è diventato scrittore e come in particolare la scrittura rappresenti per lui un modo per sfuggire al “mistero” del mondo.
Keats è scrittore e conceptual artist. Ha lavorato per il Berkeley Art Museum, il Judah L. Magnes Museum e la San Francisco Arts Commission. Si occupa di scienze, arte, cultura, design e architettura, per riviste come Wired Magazine, Artweek, Washington Post, Boston Globe e Forbes Life.
Leggi qui la recensione di Roberto Zadik a “Il libro dell’ignoto”.
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