Venerdì 6 gennaio, 250 donne, giovani e meno giovani, religiose e non religiose, si sono trovate nella piazza di Beit Shemesh per un flash-mob di protesta contro la discriminazione e l’esclusione delle donne dalla vita pubblica.
“Una danza per il cambiamento” così l’hanno definita gli organizzatori, dopo gli scontri e le discussioni che per giorni hanno occupato le pagine dei giornali israeliani e stranieri, sulla segregazione sessuale che gli ultra-ortodossi vorrebbero mettere in atto.