Appluasi e standing ovations a ripetizione per Benjamin Netanyahu. E’ questo quel che è accaduto martedì 24 maggio al Congresso americano durante il discorso del primo ministro israeliano. Un discorso di 45 minuti, chiaro, pulito, in cui Netanyahu non ha lasciato spazio ad incertezze o ambiguità sul rapporto con gli Stati Uniti, la “primavera araba” e poi Israele, “unica democrazia del Medio Oriente”, lo stato palestinese e infine la pace. Quella pace tanto voluta da tutti ma che non arriverà, l’ha detto chiaramente Netanyahu, se i palestinesi non la vorranno nei fatti non nelle parole; non arriverà se Abu Mazen non scioglierà il legame stretto con Hamas, se non sarà negoziata direttamente con Israele.
Un discorso che rimarrà nella storia, e che merita di essere riascoltato parola per parola dalla viva voce di Benjamin Netanyahu.
Il testo integrale dell’intervento dal sito del Council on Foreign Relations
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